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本帖最后由 alexzou 于 2015-10-20 08:39 编辑
"Io, pachistano, sfruttato per otto mesi dai cinesi"La storia di un operaio che ha lavorato in una stamperia di Prato con la promessa di uno stipendio da 900 euro: "Quando ho chiesto soldi mi hanno allontanato". Si è rivolto all'Ispettorato del lavoro di Paolo Nencioni 16 ottobre 2015 PRATO. Per otto mesi ha lavorato alle dipendenze di una stamperia cinese con la promessa di uno stipendio di 900 euro, ma quando alla fine ha incalzato il titolare per essere pagato, è stato allontanato in malo modo. Questo racconta un pachistano di 55 anni, al Tirreno e poi anche agli ispettori del lavoro presso la Direzione provinciale del lavoro, chiedendo giustizia. Una storia emblematica per più di un motivo. Da qualche tempo infatti nelle aziende cinesi non lavorano solo cinesi. È capitato di trovarci anche qualche italiano, ma più spesso si tratta di altri stranieri. Nella stamperia di cui parla Sabir Hussain, il nostro pachistano, hanno lavorato altri sette suoi connazionali. L’azienda si trova nella zona di via De Ruggiero e attualmente, racconta Sabir, oltre a lui ci lavoravano altri tre pachistani. Lui però è il solo ad avere in tasca un permesso di soggiorno, e questo fa una bella differenza perché lo mette nella posizione di non essere ricattato più di tanto dal datore di lavoro. È per questo che mercoledì 14 Sabir ha deciso di ribellarsi ed è andato all’Ispettorato del lavoro. Dice di aver iniziato a lavorare nella stamperia nel mese di febbraio. All’inizio doveva essere un periodo di prova, gli disse il titolare cinese, ma poi il periodo di prova si è dilatato all’infinito e un regolare contratto non è mai stato stipulato, dunque non sarebbero stati pagati nemmeno i contributi. Sabir ha pazientato, ogni tanto ha chiesto dei soldi (di solito non più di 150 euro al mese) per tirare avanti nella speranza di essere regolarizzato. E quando infine, agli inizi di ottobre, ha insistito per avere uno stipendio, è stato cacciato. Dice che il datore di lavoro lo ha minacciato con un paio di forbici per fallo allontanare. Ora la sua denuncia è nelle mani dell’Ispettorato del lavoro, che dovrà fare le necessarie verifiche per trovare i riscontri al suo racconto. Se i particolari venissero confermati, il titolare dell’azienda sarebbe denunciato per sfruttamento di manodopera clandestina e dovrebbe pagare anche una bella multa. 意大利《华人街》网站编译TIRRENO报网报道2015年10月16日消息:在一家华人的印花厂里工作了8个月并答应过他的每月工资是900欧元,但是最后跟老板要求给钱的时候,却被赶走。这是一名55岁巴基斯坦人的讲述,先是向TIRRENO报社爆料接着还向省劳工局的督察们寻求公义。
这是一个由于多个原因而成为象征性的故事。从有一段时间开始在华人的企业里并不只是有华人在工作。有时候还能找到一些意大利人在工作,但是通常是一些其他外国移民。在Sabir Hussain,该名巴基斯坦人讲述的印花厂里,有其他7名他的同胞在里面工作过。这家企业位于via De Ruggiero而且现在,根据Sabir的讲述,除了他之外还有另外3名巴基斯坦人。但是他是唯一一个口袋里有居留的,对此所处在的位置有很大的区别可以不被雇主要挟。因此星期三10月14日Sabir决定造反于是就去劳工局举报。 他说是在二月份开始就在这家印花厂里工作了。刚开始华人老板跟他说是有一段时间的试用期,但是接下来试用期被无限期推延以及一个正式的合同从未签署,也就是也没付过社保税款。Sabir他就开始担心了,于是经常的开始要钱(通常是不会高于150欧元一个月)在等待被转正的希望中度日。然而到最后,10月初,他开始强烈要求拥有一份工资,于是就被赶走了。他说是雇主用一把剪刀威胁他让他离开。现在他的举报指控在劳工局督察手里,并将需要对他的讲述进行核对是否属实。如果详细细节符合所述,企业老板将被指控剥削非法移民劳动力和将被处以高额的罚款。 (alexzou编译) 【此篇图文报道只按原新闻网站对此事件的说法编译,并不代表译者和本网站观点】 【Notizie appartiene al sito notiziorio d'origine , riproduzione riservato,e in caso di riproduzione si prega di indicare la fonte d'origine. Traduzione solo per la condivisione , se risultase diverso, si prega di leggere il testo l'originale in italia】 【新闻版权归原网站所有,未经允许,不得转载,翻译只供分享,如有出入请只看原意大利文】
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