indicatori dell’equilibrio patrimoniale finanziarioper analizzare il grado di solidità e solvibilità dell’impresa ci si può avvalere di diversi strumenti.
un metodo per verificare il coordinamento tra impieghi e fonti è l’analisi dei margini ,
ottenuti come differenza tra grandezze tratte dai dati di bilancio o dai dati contenuti nei documenti di pianificazione e programmazione.
il margine di struttura misura la differenza tra il patrimonio netto e l’attivo immobilizzato.
disponibilità liquide.
disponibilità finanziarie.
rimanenze.
attivo immobilizzato.
passività correnti, passività consolidate, patrimonio netto.
1, quando è positivo significa che l’impresa finanzia interamente l’attivo immobilizzato e una parte dell’attivo corrente con il capitale proprio.
2, quando è negativo significa che il capitale proprio riesce a finanziare solo parzialmente le immobilizzazioni,
mentre la parte rimanente e l’attivo corrente sono finanziati con capitale di debito.
patrimonio netto -attivo immobilizzato=margine di struttura.
il margine di copertura globale è pari alla differenza fra il capitale permanente(patrimonio netto +passività consolidate) e l’attivo immobilizzato.
disponibilità liquide, disponibilità finanziarie, rimanenze, attivo immobilizzato.
passività correnti, passività consolidate, patrimonio netto.
1, quando è positivo l’impresa riesce a finanziare i propri investimenti durevoli con fonti a medio/lungo termine.
2, quando è negativo segnala che il capitale permanente è inadeguato a finanziare gli investimenti durevoli,
che sono perciò ”coperti“ con passività a breve termine.
in tal caso manca la correlazione temporale tra impieghi e fonti e l’impresa non è solida.
patrimonio netto + passività consolidate -attivo immobilizzato = margine di copertura globale.
il patrimonio circolante netto è originato dalla differenza tra l’attivo corrente e le passività correnti .
disponibilità liquide, disponibilità finanziarie, rimanenze, attivo immobilizzato.
passività correnti, passività consolidate, patrimonio netto.
1, quando è positivo significa che l’impresa ha fatto un corretto ricorso alle fonti di finanziamento e che esiste un equilibrio tra impieghi a breve termine e debiti a breve termine.
2, quando è negativo significa che la passività correnti finanziano una parte dell’attivo immobilizzato e ,
di conseguenza ,
l’impresa si trova in evidente difficoltà nel far fronte agli impegni assunti a breve termine,
non avendo utilizzato in modo corretto le fonti di finanziamento.
attivo corrente - passività correnti= patrimonio circolante netto
il margine di tesoreria è dato dalla differenza tra il totale delle disponibilità finanziarie(crediti e attività finanziarie non immobilizzate)e delle disponibilità liquide (denaro, c/c bancari attivi, c/c postali ecc) e le passività correnti.
disponibilità liquide,
disponibilità finanziarie, rimanenze, attivo immobilizzato.
passività correnti, passività consolidate, patrimonio netto.
1, quando è positivo le disponibilità finanziarie e le disponibilità liquide superano le passività correnti.
l’impresa è solvibile.
2, quando è negativo le disponibilità finanziarie e le disponibilità liquide sono inferiori alle passività correnti.
l’impresa pertanto incontra difficoltà a fronteggiare i propri impegni finanziari a breve termine ed è scarsamente solvibile.
disponibilità finanziarie + disponibilità liquide - passività correnti= margine di tesoreria.
grado di capitalizzazione
l’analisi si completa con la valutazione del grado di capitalizzazione dell’impresa ,
inteso come rapporto tra capitale proprio e capitale di debito.
un’impresa è capitalizzata quando i finanziamenti ottenuti a titolo di capitale proprio superano quelli di debito.
è, invece,
sottocapitalizzata se il capitale proprio è notevolmente inferiore al capitale di debito.