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本帖最后由 alexzou 于 2016-1-7 10:11 编辑
Lases, operaio cinese sequestrato e picchiato in cava
L'uomo, senza stipendio da mesi, in un gesto di stizza avrebbe distrutto una macchina cubettatrice. Minacciato con una pistola è stato picchiato e legato per più di un'ora in una baracca da tre macedoni che devono rispondere di accuse pesantissime
Redazione 6 gennaio 2016
Avrebbero minacciato con una pistola, picchiato e infine sequestrato per un'ora un lavoratore cinese di quarant'anni, dipendente di una cava di porfido di Lona Lases. I fatti risalgono al dicembre del 2014 e le accuse per tre macedoni sono lesioni e sequestro di persona. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il lavoratore avrebbe danneggiato di proposito una macchina cubettatrice di proprietà dell'azienda per la quale lavorava, a causa degli stipendi arretrati che non gli erano stati pagati. Il gesto sarebbe stato immortalato dalle telecamere di sicurezza: i tre macedoni lo avrebbero minacciato con una pistola picchiandolo sul viso con una torcia fino a fargli perdere i sensi. Infine, con le mani legate il cinese è stato condotto in una baracca dove il pestaggio sarebbe proseguito per più di un'ora. Gli stessi tre macedoni avrebbero poi avvisato i carabinieri denunciando l'operaio per il danneggiamento. Giunti sul posto i militari avrebbero trovato la vittima ancora legata e dolorante. Solo dopo mesi l'operaio Quarantenne cinese ha trovato il coraggio di denunciare i suoi datori di lavoro.
LONA LASES
Lona Lases, picchiato e sequestrato per un’ora in cava
La vittima dell’aggressione è un quarantenne cinese: la procura ora ha chiesto il rinvio a giudizio per tre persone
06 gennaio 2016
LONA LASES. Sequestro di persona. Questa la pesantissima accusa che (assieme a quella di lesioni) viene mossa dalla procura nei confronti di tre persone. Che avrebbero privato della libertà e picchiato un quarantenne cinese. Una vicenda da diversi lati oscuri che sarebbe avvenuta nel dicembre del 2014 in una cava di Lona Lases e per la quale la procura ha chiesto il giudizio a carico di tre macedoni.
La ricostruzione dei fatti è molto cruda con la vittima che sarebbe stata minacciata con un revolver e poi colpita fino a perdere i sensi. E infine rinchiusa con le mani legate per un’ora in una baracca. Ora sul caso dovrà essere presa una prima decisione. Ed è quella che è nelle mani del giudice per le indagini preliminari che dovrà valutare se rispondere positivamente o meno alla richiesta di rinvio a giudizio fatta dalla procura.
Procura che ha anche raccolto diverso materiale che le ha permesso di ricostruire quanto successo e di prevedere l’accusa di sequestro di persona. Una ricostruzione contro la quale ora potranno portare nuovi elementi gli avvocati difensori dei tre. Per l’accusa, l’intera vicenda avrebbe avuto origine da un danneggiamento (commesso dallo stesso cinese diventato poi vittima) alla macchina cubettatrice dell’azienda per la quale lavorava. Un gesto di stizza quello del lavoratore che aveva degli stipendi arretrati che non gli erano stati pagati. Avrebbe chiesto vari incontri al suo datore di lavoro ma senza arrivare a concludere nulla. L’ultimo appuntamento era stato fissato in cava e il cinese, resosi conto che l’altro non era venuto, avrebbe danneggiato la macchina operatrice. Ma sarebbe stato beccato praticamente in tempo reale. Era stata infatti installata una fototrappola perché c’erano stati altri atti vandalici.
Ed è una volta scoperto il danno che - dice la procura - in cava sarebbero arrivati (in tempi diversi) i tre imputati: il datore di lavoro del cinese, un collega e un terzo uomo, tutti macedoni. Che avrebbero trovato il quarantenne nascosto. E lo avrebbero minacciato mostrandogli un revolver e poi lo avrebbero picchiato sul viso con una torcia fino a fargli perdere i sensi.
Il cinese sarebbe stato anche morso alla gamba e anche trafitto con una punta metallica alla schiena. Con una secchiata d’acqua lo avrebbero poi «svegliato» e condotto in una costruzione che viene adibita a spogliatoio. Qui, con le mani legate, sarebbe stato picchiato ancora a forza di calci e pugni. Una situazione che si sarebbe protratta per un’ora.
Alla fine sarebbero stati gli stessi ora imputati a far arrivare la notizia del cinese ferito ai carabinieri. Carabinieri che lo avevano quindi trovato legato e dolorante. Il ferito era stato portato al pronto soccorso del Santa
Chiara dove gli erano stati diagnosticati diversi traumi in particolare alla viso. Una situazione da far prevedere alla procura l’accusa di lesioni gravi.
Per tutti e tre le accuse mose sono aggravate dal fatto di aver commesso i fatti con l’uso di armi in una zona isolata e buia.
意大利《华人街》网站编译Trento今日网/Tretino阿尔卑斯山邮报网报道2016年1月6日消息:特伦托自治省的洛纳-拉塞斯,在采石场里人身禁锢和殴打他人一小时之久,受害者是一名40岁华人:检察院现在对三人结束调查移交法院审理。 绑架/非法禁锢。这个很重的罪名(与那个伤害罪一起)是检察机关对三人的指控。他们曾将一名40岁华人男子剥夺了人身自由并殴打他。这一起有很多疑点的事件发生于2014年的12月在一个位于洛纳-拉塞斯镇的斑岩采石场里对此检察院对三名马其顿人提交法院审理。
对事实的认定是残酷的且受害者被一把左轮手枪威胁并殴打直至失去知觉昏迷。最后还被捆绑双手关在一个类似更衣室的棚子里近一个小时。现在案件由初审法官接手且将需回复接纳与否检察院提交的提交受审的决定。
检察院搜集了所发生事件的许多证据来证明非法禁锢的指控。这一起事件的原委对此那三人的辩方律师需要提供新的证据。对于控方来说,这起事件的起因是一起故意毁坏他工作的这家企业里的切块机引发的(是这名随后成为受害者做的)。改名工人的此举是因为想要索取还没支付给他的拖欠的工资。他曾多次要求跟雇主会面协商未果。最后一次预约会面是订在采石场,但是该名华人发现另一方没来,于是就毁坏了切块机。但是被几乎实时抓获的。因为那里被安装了一个摄录陷阱因为曾发生过其他的毁坏事件。
检察机关称,于是在发现了损坏后,三名被告(先后)来到采石场:那名华人的雇主,一名同事以及第三名男子,全都是马其顿人。他们找到了躲起来的华人并用一把左轮手枪威胁随后还用一个手电筒殴打他脸部直到他失去知觉昏迷。
该名华人还被咬伤了腿以及被用一个金属锥状物刺穿背部。并且随后他们还用一桶水“弄醒”他然后将其带到一个用于作为更衣室的建筑物里。在那,被捆绑了双手后,还继续被暴力的拳打脚踢。这个现象持续了一个小时左右。
最后还是这几位被告人报警通知的宪兵称该名华人刑事毁坏。宪兵来到时发现他还被捆绑着和受伤疼痛着。该名伤者被送到SANTA CHIARA急诊室医治并被诊断脸部多处创伤。这一情况导致检察机关对他们指控人身伤害罪。
对全部这三人的指控都很严重因为他们动用武器及所做的事情是在一个偏僻和黑暗的地方。
(alexzou编译)
【此篇图文报道只按原新闻网站对此事件的说法编译,并不代表译者和本网站观点】
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