[color=rgb(0, 0, 0) !important]TRUFFA L’avviso di giacenza e il numero da non contattare – Bufale.netFacebook - 15 marzo 2015 - di David Tyto Puente
 Circola già dal 2013 ed era già stata segnalata come truffa, ma non correttamente. Questi avvisi di giacenza continuano tutt’ora e le segnalazioni ci arrivano da Udine. Vi spediscono una lettera con riportato in grande “AVVISO IMPORTANTE”, allarmandovi inutilmente, e invitandovi a contattare un numero di telefono di Milano (prefisso 02). Secondo alcuni siti non si tratterebbe di un numero di Milano, ma un numero internazionale a valore aggiunto che costerà caro nella vostra bolletta telefonica. Tuttavia bisogna precisare che i numeri internazionali iniziano con lo doppio zero, mentre questo inizia con 02. Il numero è italiano.  Attenzione, il numero è diverso nelle cartoline segnalate nel corso degli anni: - nel 2013 era 02.818888640 e 02.818888430;
- nel 2014 era 02.818888920;
- nel 2015 è 02.818888990.
 Come potete vedere il mittente, visibile nella lettera, è “Front-Office – Gestione Rientro Corrispondenza”. Anche l’ ADUC si è occupata di questa comunicazione, invitando gli utenti a non rispondere alla lettera e alle comunicazioni della società che le spedisce. Per quale motivo? Non per il numero di telefono, ma per le modalità di contatto e di attività di recupero crediti. Ecco le domande di un utente che ha contattato il numero telefonico del 2013 e le risposte dell’ADUC: Ricevo una lettera semplice datata 11 giugno 2013 da Ge.Ri. per la costituzione in mora per pagamento di una fattura Fastweb mai ricevuta, per l’importo di 195.33€ (di cui 24.77 sono oneri di ritardato pagamento). La fattura ha scadenza 13/04/2004 – e quindi da mo’ prescritta, se ho letto bene le vostre FAQ.
Non rispondo, perché sempre da vostre FAQ se non è raccomandata, ciccia.
Il 21/6 mi arriva un sms sempre da Ge.Ri.
Tempo dopo una telefonata automatica.
Il 18/7 un altro sms.
Oggi trovo un cartellino giallo che al posto del francobollo ha scritto “Formula Direct simply” e un logo di TNT, indirizzato a me, e come mittente un generico “ Front-office. Gestione rientro corrispondenza. Casella postale 13340. 20130 Milano“, che dice che “è in giacenza presso i nostri uffici corrispondenza a Lei riservata che non siamo riusciti a recapitarle. Per informazioni sul ritiro, voglia contattarci al 02.818888430“.
Io come un pirla ho pensato fosse il numero della TNT. Invece telefono e la signorina mi dice che sì, il cartellino giallo è per la Fastweb che mi ha messo in mora, pago o non pago? Io: “Ma non devo ritirare la raccomandata?” Risposta: “no, ormai è tornata qui”.
Falso, ovviamente: non ho mai trovato cartellini di raccomandate che non ho ritirato.
Domanda 1: che io li abbia chiamati vale come ricezione della comunicazione, come se avessi ricevuto e firmato per una raccomandata?
Domanda 2: è legale tutto questo? Ho una voglia di fargli causa…
Domanda 3: tra il non aver mai ricevuto quella fattura, e il fatto che me la contestino ben dopo i cinque anni, confermate che io sono a posto?
Domanda 4: consigli su come procedere? 
Grazie
Massimo, da Milano (MI) Risposta:
1 – no.
2 – illegale non e’, nei limiti che non infrangano la sua privacy…
3 – si’, e’ a posto.
Solo se e quando dovesse ricevere una vera raccomandata A/R replichi in forma di diffida alla sede legale di Fastweb, facendo presente la prescrizione della richiesta e minacciandoli di pretendere danni per il fastidio che le stanno arrecando.
Per Ge.ri, se dovessero continuare (magari per telefono) li minacci (anche in forma ufficiosa, senza raccomandate) perche’ smettano, altrimenti li denuncera’ al Garante della Privacy.
All’ articolo 1264 del Codice Civile si precisa che il cessionario (nel caso sopra citato sarebbe Fastweb) deve notificare la cessione al debitore, quindi se non è avvenuta questa notifica il debitore non dovrebbe nemmeno considerare la lettera trattata in questo articolo. Inoltre, per certe comunicazioni veramente ufficiali si sarebbero usati altri metodi di corrispondenza, come la posta raccomandata, non la posta ordinaria. Leggiamo dal sito Agcm.it, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che nel marzo 2014 le società GE.RI. Srl e la ELLIOT Srl hanno subito l’intervento dell’Antitrust: Nuovo intervento dell’Antitrust a tutela dei consumatori bersagliati da solleciti di pagamento, effettuati con modalità aggressive e scorrette relativamente a presunti crediti, infondati o prescritti. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 19 marzo 2014,ha infatti disposto la sospensione da parte della GE.RI. Gestione Rischi S.r.l. e della ELLIOT S.r.l. di ogni attività diretta al recupero crediti con modalità scorrette.
Capite quindi che l’Autorità garante ha già sanzionato la suddetta società per presunti crediti, infondati o prescritti. In sostanza, si tratta di truffa(“l’ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri”), come già spiegato nel 2013. Se ricevete questi messaggi con le modalità sopra descritte sapete già cosa fare. Vi invitiamo, inoltre, a segnalare all’ADUC o alle associazioni di tutela dei consumatori ogni corrispondenza di questo genere.
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