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REGGIO EMILIA Quattro persone, tra cui un poliziotto e un presunto commercialista con lo studio a Reggio Emilia, sono state arrestate nell'ambito di un'inchiesta della procura distrettuale antimafia di Veneziasull'introduzione illegale di cinesi in Italia. Gli indagati sono stati raggiunti oggi da un'ordine di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquerefinalizzata alla permanenza illegale nel territorio dello Stato.
Dalle indagini della Polizia di Stato l'organizzazione, tramite la produzione di documentazione falsa, mirava a far ottenere a cittadini di nazionalità cinese, il permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, senza i prescritti requisiti. L'indagine, condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della Procura di Venezia, è nata dopo accertamenti svolti dall'ufficio immigrazione della Questura di Treviso che ha collaborato all'inchiesta. Tra gli arrestati figura un appartenente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Treviso ed un professionista di Reggio Emilia, Camillo Aceto, di 41 anni, per il quale sono scattate le manette.
I sospetti sono iniziati nel maggio 2013, quando l'ufficio immigrazione di Treviso ha rilevato delle anomalie in una istanza di rilascio di un permesso di soggiorno a un cinese. Lo stesso ufficio ha scoperto poi che le anomalieriguardavano numerose altre pratiche, sempre a favore di cinesi e tutte riconducibili ad un poliziotto, Ivano Torresan, 52 anni, di Treviso, che lavorava allo Sportello Immigrazione. Nella maggior parte dei casi Torresan avrebbe usato un espediente informatico, attraverso il quale faceva figurare come esistenti requisiti in realtà inesistenti, necessari per il rilascio della carta di soggiorno a tempo indeterminato.
Attraverso intercettazioni, pedinamenti, l'analisi di documentazioni, di comunicazioni all' Inps, del Ministero del Lavoro, dell'Agenzia delle Entrate, delle anagrafi comunali, sono stasti individuati quelli che gli inquirenti ritengono gli altri componenti dell'associazione. Oltre ad aceto sono stati arrestati Rongqing Chen, (38) e Lunbo Deng (39), residenti entrambi ad Altivole (Treviso).
L'analisi dei documenti prodotti dagli stranieri coinvolti nella vicenda ha svelato che buona parte di essi era falsa o del tutto inidonea ad ottenere i titoli di soggiorno rilasciati. Le attestazioni di residenza, i profili occupazionali, reddituali, contributivi, i titoli di studio non avevano alcuna corrispondenza con la realtà, ma erano stati creati e inventati, al solo scopo di fornire i presupposti per ottenere una carta di soggiorno.
I due cinesi si proponevano come intermediari tra l' Ufficio Immigrazione e numerosi connazionali, residenti anche in altre province, garantendo in cambio di 2.000/3.000 euro la carta di soggiorno, oppure, per cifre minori, il rinnovo di un permesso temporaneo. Il loro contatto all'interno dell'Ufficio Stranieri sarebbe stato Torresan, Aceto invece il referente con il compito delle comunicazioni informatiche relative all' esistenza dei rapporti di lavoro necessarie al rilascio dei permessi.
Aceto, su indicazioni dei due cinesi, apriva profili occupazionali e contributivi privi di qualsiasi corrispondenza con la realtà. Il sodalizio ha potuto così ottenere illecitamente qualche centinaio di carte di soggiorno a favore di cinesi e, probabilmente, un numero ancora più considerevole di rinnovi di permessi temporanei.
这段新闻大概的意思是,treviso警察局的移民办公室的警察在2013年5月发现了异样的华人申请长期居留的材料之后,威尼斯共和国检察院反黑手党部门开始着手调查,他们通过电话窃听,跟踪嫌疑人,调查和分析inps和税务局的数据,通过窃听摸清了Reggio emila 的会计师Camilo aceto和两个中国人之间的关系,是中国人要求camilo做假的签工单和收入证明,然后通过treviso警察局的“内鬼”一个52岁的移民窗口警察给移民办理长期居留,调查中发现移民的A2证书也是假的,收入证明和工资单,通过inps和税务局可以马上知道真假,他们怀疑不止长期居留,还有很多中国人的短期居留也是“包转”的,目前这四个人,一个警察,两个华人中介,和会计师aceto被控犯罪团伙,罪名是协助移民非法滞留意大利
来自: 华人街iPhone版 |
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