一厨师在前妻咖啡里下药被逮捕
估计这家伙早就被怀疑了,否则怎么会被监控拍下来?
Faenza (Ravenna),
- Gli indizi sono gravi, le sue dichiarazioni non sono state ritenute attendibili ed esiste il pericolo di reiterazione del reato (video). In sintesi sono queste le ragioni che hanno spinto il gip Janos Barlotti ad applicare un’ordinanza di custodia cautelare in carcere al cuoco ultra-quarantenne bloccato all’alba di venerdì, a Faenza, dai carabinieri, con l’accusa di avere provato ad avvelenare la ex moglie con farmaci versati di nascosto nel caffè.
Tentato omicidio Faenza, voleva avvelenare l'ex moglie. I pm: "Sventato un delitto perfetto"
Il giudice, pur non convalidando il fermo per la mancanza del requisito (il pericolo di fuga), ha applicato la misura cautelare anche per gli altri due reati contestati: la violenza sessuale aggravata e i maltrattamenti in famiglia. La difesa – avvocati Carlo Benini e Renato Conte – si è riservata di chiedere la revoca della misura in sede di Riesame.
Intanto sul fronte investigativo i prossimi accertamenti riguarderanno la natura dei farmaci utilizzati dall’indagato: ovvero non solo quello anticoagulante che faceva parte di una terapia seguita dalla donna, ma pure un farmaco vasodilatatore usato nelle patologie cardiache – il Carvasin – nella disponibilità dell’uomo e il cui effetto di segno opposto rispetto al primo avrebbe potuto dare esiti devastanti sulla donna.